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IL TUFFATORE - RACCONTI E OPINIONI SU FLAVIO GIURATO  

13 marzo 2004

Il Giornale di Brescia

Un tuffatore nel mare di note e parole
UN "CIDILIBRO" DI E SUL CANTAUTORE FLAVIO GIURATO

Parole, suoni e contaminazioni culturali: è nato il «cidilibro». Il primo è dedicato al cantautore Flavio Giurato. «Il Tuffatore» è un suo disco del 1982. Ora, per volontà della casa editrice No Reply (www.noreply.it), sarà anche un romanzo collettivo legato al filo delle sue canzoni. Arti e culture si influenzano da sempre e con la sua nuova collana dal significativo nome «Contagi», No Reply vuole andare oltre, combinando indissolubilmente musica e narrativa. Il risultato è un cidilibro, diciotto racconti ispirati a Flavio Giurato e scritti da altrettanti autori di spicco (fra i quali Aldo Nove, Tiziano Scarpa, Paolo Nori, Enzo Fileno Carabba, Davide Pinardi, Giuseppe Caliceti, Luca Ragagnin...) ed un intenso cd live acustico del cantautore romano: un musicista capace di immaginare dimensioni fantastiche per storie reali ed animare le sue canzoni con la forza di una voce impetuosa e struggente. Il «Tuffatore» contiene anche interventi critici di giornalisti musicali come Antonio Dipollina ed Ernesto De Pascale; la prefazione è di Carlo Massarini. Flavio Giurato, lanciato dalla trasmissione Rai Mr Fantasy, dopo aver inciso tre dischi innovativi - «Per Futili Motivi», «Il Tuffatore» (1982) e «Marco Polo» (1986) - è scomparso dalla scena musicale per dedicarsi a cinema e tv. Con il cidilibro «Il tuffatore», No Reply lo restituisce al suo pubblico; il live allegato al libro, inoltre, ha spinto la critica ad assegnargli il riconoscimento alla carriera «Stefano Ronzani» al Premio Ciampi. Contagi è una collana in cui musicisti, scrittori, poeti e artisti visivi collaborano ad un progetto comune, combinando le loro diverse forme di espressione. La casa editrice No Reply è una realtà che si distingue nel panorama della produzione e della diffusione culturale italiana per l'originalità delle sue proposte (dai libri, ai dischi, agli eventi), senza temere di essere accessibili, trasversali e «pop», senza pregiudizi e barriere culturali.